Montaggio del controsoffitto: ecco qui i nostri consigli
L'impianto che più spesso viene sistemato all’interno dei controsoffitti è quello di illuminazione. L'installazione di un controsoffitto offre anche il vantaggio di evitare la necessità di realizzare impianti elettrici sottotraccia.
Grazie alla struttura metallica leggera utilizzata per il montaggio del controsoffitto, è possibile fissare gli impianti direttamente alla struttura originaria, senza dover apportare modifiche strutturali o realizzare scassi per il passaggio dei cavi elettrici.
Ciò non solo semplifica e velocizza l'installazione degli impianti elettrici, ma consente anche di ridurre i costi e i tempi di realizzazione complessivi del progetto.
Inoltre, la presenza del controsoffitto consente di nascondere i cavi elettrici e di creare un aspetto più pulito ed esteticamente gradevole, contribuendo a migliorare l'aspetto dell'ambiente e la funzionalità degli impianti stessi.
Gli altri impianti che possono essere ospitati all’interno dei controsoffitti sono quello di condizionamento, l'impianto di aerazione forzata e l'impianto antincendio. In questo articolo vediamo come si realizza il montaggio del controsoffitto, senza intralciare i serramenti che avete in casa.
Vantaggi e ragioni per utilizzarlo
Il ricorso ai controsoffitti per utilizzo domestico è stato tuttavia ripreso solo negli ultimi anni. Prima era solito l'uso della controsoffittatura con camera a canne. I solai in legno erano coperti all'intradosso da una struttura leggera sulla quale veniva disposto un letto di canne appiattite e intrecciate.
Il montaggio di un controsoffitto offre numerosi vantaggi, tra cui la possibilità di consentire il passaggio di impianti e collegamenti orizzontali di vario tipo.
Ad esempio, è possibile installare impianti di illuminazione, diffusori sonori, sistemi di condizionamento dell'aria e cablaggi elettrici all'interno dello spazio creato dal controsoffitto. Questo non solo consente di ottimizzare l'utilizzo dello spazio a disposizione, ma anche di nascondere gli impianti e i cavi, creando un aspetto più pulito ed esteticamente gradevole.
Inoltre, il controsoffitto può essere utilizzato per migliorare l'isolamento termico e acustico della stanza, contribuendo a ridurre i costi energetici e a creare un ambiente più confortevole.
In sintesi, il montaggio di un controsoffitto offre numerosi vantaggi pratici ed estetici, oltre a consentire l'installazione di impianti e collegamenti orizzontali in modo facile ed efficiente. Se ti interessa particolarmente la sicurezza domestica, sappi che abbiamo appena scritto un articolo sugli antifurti casalinghi.
Tecniche per il Montaggio del controsoffitto: consigli per posare un rosone
Questa tecnica è particolarmente utile in interventi di recupero e restauro di edifici esistenti, poiché consente di creare un nuovo strato isolante senza dover demolire o modificare la struttura esistente.
Inoltre, il controsoffitto può essere utilizzato per mascherare eventuali difetti o irregolarità del soffitto originale, creando un aspetto più uniforme e armonioso.
Il controsoffitto può essere realizzato con diversi materiali, come cartongesso, legno, metallo o fibre minerali, a seconda delle esigenze specifiche dell'edificio e delle preferenze del proprietario.
Per arredare in modo originale la vostra casa, potete optare per i rosoni, da installare su una parete o sul pavimento, a seconda dei gusti. Questi prodotti vengono spesso montati anche per dare un tocco decorativo a un lampadario.
E' possibile la messa in posa dei rosoni all'interno della vostra abitazione anche fai da te, seguendo importanti e piccoli accorgimenti e armandosi di molta pazienza e attenzione al particolare. È necessario in primis scegliere le tipologie di rosoni da posare, che maggiormente si adattino ai vostri gusti e all'arredamento della casa.
Per questa il montaggio del controsoffitto con rosone sono necessari i seguenti utensili: matita; carta vetrata a grana fine; colla stucco; coltello da pittore; pistola a colla; secchio; spugne; pennello piatto; detersivo; scala o sgabello, a seconda dell'altezza da trattare.
È possibile acquistare rosoni in diversi materiali, dal poliuretano al polistirolo, colori, da dipingere o pre-dipinti. Prima di tutto è necessario preparare il fondo della parete prescelta, magari levigando e lavando con detersivo diluito la pittura, se lavabile. Per le pitture opache, non è necessaria invece la levigatura.
La fase successiva sarà quella del passaggio dei fili elettrici all'interno del rosone e poi si procederà, dopo un'accurata levigatura dei bordi, al posizionamento dello stesso. Prima di ridipingere il soffitto sarà necessario attendere circa ventiquattro ore per lasciare asciugare la colla a stucco utilizzata per ancorare il rosone.
Tipologie diverse: come scegliere quello che fa per noi (anche in base alla diversa cappa che si intende usare)
Come abbiamo avuto modo di spiegare nelle righe precedenti, il montaggio del controsoffitto è l’ideale per offrire molteplici soluzioni a diverse esigenze che interessano gli ambienti di un immobile. Sono l’ideale per migliorare o cambiare l’estetica di una stanza, per rendere invisibili alla vista fili e tracce di un impianto, per abbassare il soffitto o nasconderlo se rovinato, per necessità di creare un isolamento acustico o termico.
Esistono però molteplici tipologie altrettanti materiali impiegati per il montaggio del controsoffitto, vediamo nello specifico quali sono e qual’ è il loro impiego migliore:
- A griglia: vengono principalmente utilizzati quando si deve fornire una copertura all’impianto rendendo visibili solo i punti luce (come i faretti o le strisce dei led) o fornire attraverso le bocchette il caldo/freddo dato dal climatizzatore
- Metallici: i pannelli in questo caso possono essere in alluminio o acciaio e servono per nascondere gli impianti
- A cassettoni: offrono una valida soluzione quando si necessita di isolare acusticamente un ambiente
- Aperti: vengono impiegati quando il controsoffitto ha una funzione puramente estetica
- Ispezionabili e non ispezionabili: nel primo caso si tratta di pannelli che vengono utilizzati per ambienti non abitativi ma industriali. Nel secondo caso si tratta di pannelli di legno, o comunque non flessibili, che hanno lo scopo di abbellire una stanza.
Vari materiali (anche quelli isolanti) da usare per il Montaggio del controsoffitto: ecco uno schema. I costi sono contenuti
Il polistirolo è forse il materiale più conosciuto quando si parla di montaggio del controsoffitto, è molto facile e veloce da applicare ma richiede una struttura resistente di supporto.
Il legno si presta molto bene per isolare l’acustica della stanza ed in più le doghe contribuiscono a donare all’ambiente un aspetto rustico, per questi motivi un soffitto di legno è facile trovarlo negli hotel, nelle case di montagna e nei teatri. C’è da ricordare inoltre che, tra i vantaggi offerti dal legno, c’è la capacità di assorbire l’umidità e di rendere quindi la stanza un luogo salutare.
Il cartongesso è flessibile e modulabile, tanto che viene utilizzato da chi desidera realizzare delle pareti ricurve, inoltre è un materiale ignifugo e che può essere dipinto, quindi adattabile ai propri gusti. Il montaggio del controsoffitto in cartongesso è tra quelli più comuni.
Fibre minerali come la lana e la fibra di vetro o di roccia compongono pannelli per il montaggio del controsoffitto che si utilizzano quando si deve conservare l’acustica di un ambiente.
Scopri i requisiti acustici passivi
le caratteristiche acustiche passive sono:
- Il tempo di riverberazione
- Il potere fono-isolante relativo alle pareti di separazione tra due ambienti
- L’isolamento acustico per la facciata esterna della casa
- L’isolamento sonoro- acustico del pavimento
- L’isolamento sonoro- acustico dai rumori generati da installazioni tecnologici a servizio discontinuo
Ovviamente esistono delle Norme Tecniche che ci spiegano esattamente come calcolare i valori per ciascun requisito acustico passivo. Questi valori sono bassi per gli edifici pubblici come scuole ed ospedali; gli alberghi e gli edifici adibiti ad uffici.
Norme comunitarie per l'inquinamento acustico
E’ importante sottolineare che a livello comunitario, le norme tecniche sono delineate dallo standard UNI 12354, adattato alle costruzioni italiane con il Technical Report UNI TR 11175. In ambito nazionale invece, le norme che regolano l’inquinamento acustico- sonoro sono legate alla legge 26 ottobre 1995 n. 447, detta "Legge quadro sull'inquinamento acustico" che delimita i principi base della tutela dal rumore prodotto dall'ambiente esterno o abitativo.
Direttive per i requisiti dell'isolamento acustico
La normativa relativa ai requisiti acustici è composta dalle seguenti direttive:
- Circolare n. 1769 del 1966 "Criteri di valutazione e collaudo delle caratteristiche acustiche nelle costruzioni edilizie"
- Decreto ministeriale del 5 luglio 1975 "Altezza minima e requisiti igienico sanitari principali dei locali di abitazione"
- Decreto ministeriale del 1975
- Decreto ministeriale del 5 agosto 1994, "Determinazione dei limiti massimi di costo per gli interventi di edilizia residenziale sovvenzionato e di edilizia residenziale agevolato"
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici".
Se si violano i requisiti acustici passivi stabiliti dalla legge, il costruttore dell’edificio sarà condannato all'intervento di messa a norma dello stabile, oltre a dover risarcire i danni.
I materiali più adeguati per insonorizzare una stanza
Partiamo dal presupposto che procedere con l'isolamento acustico delle pareti significa sia impedire che il rumore ne esca sia impedire che vi entri.
Questo viene fatto attraverso l'installazione di particolari materiali alle pareti in grado di assorbire il rumore e bloccarne l'avanzata.
Occorre a questo proposito chiarire un falso mito: c'è differenza fra il fenomeno di assorbimento del suono e quello di isolamento del suono. I materiali fonoassorbenti vengono utilizzati per migliorare l'acustica di una stanza: ad esempio, tappezzare una stanza di scatole di uova o polistirolo vi aiuterà a migliorarne l'acustica ma non isolerà nulla.
Un altro elemento sul quale fare attenzione è l'errata concezione secondo la quale, se il nostro vicino fa rumore, basta isolare la parete che ci separa da lui. Il suono non funziona in maniera lineare, per cui, in questo caso, non basta isolare una parete quando tutta la stanza.
Una volta stabilito questo, si può procedere oltre. Per questa operazione spesso si utilizzano pannelli in poliuretano costituiti da tante forme a piramide.
È possibile infatti procedere con il fai da te raggiungendo ottimi risultati.
Il costo di questo materiale non è eccessivo e i vari pannelli si differenziano per lo spessore. Non è vero che ad un maggior spessore corrisponde un maggior potere isolante: spessori diversi bloccano frequenze di suono diverse.
Un'alternativa al poliuretano sono i materiali cosiddetti fibrosi, ovvero il poliestere, i materiali tessili e quelli vegetali.
Fra questi, si consiglia l'utilizzo della fibra di poliestere. Questa è resistente, non infiammabile (come il poliuretano), può essere lavorato facilmente. Tuttavia, il suo utilizzo richiede la professionalità di una ditta.
Sul web esistono molti siti che sponsorizzano soluzioni diverse. Fate attenzione, però: ogni casa e ogni stanza costituiscono una storia a sé. Se una soluzione funziona in una locazione, non è detto che lo faccia in un'altra.
Considerate ad esempio che anche la qualità delle vernici cambia molto le capacità isolanti di una parete.
L’analisi dell’ambiente
La convivenza in un condominio è stata da sempre fonte di discussioni e conflitti per vari motivi.
L'Associazione Nazionale Amministratori d'Immobili ha stilato una classifica dei conflitti condominiali più comuni basata sulle segnalazioni ricevute dai suoi membri.
Per garantire una convivenza tranquilla, è spesso essenziale assicurarsi che ci sia un adeguato isolamento acustico tra noi e i nostri vicini.
L'isolamento acustico di un'abitazione richiede una conoscenza approfondita del settore acustico e una grande precisione nella selezione dei materiali e nell'installazione.
Isolamento Acustico delle pareti
Tuttavia, se si desidera un isolamento ancora migliore o se si lavora su edifici più vecchi, le contro-pareti in cartongesso possono rappresentare una soluzione efficace.
Le lastre di cartongesso appositamente progettate per l'isolamento acustico contengono fibre di vetro insonorizzanti, che contribuiscono a ridurre la trasmissione del suono attraverso la parete.
In generale, la scelta del materiale dipende dalle esigenze specifiche dell'edificio e dal livello di isolamento acustico richiesto. Gli esperti del settore possono fornire una consulenza professionale per determinare la soluzione migliore per ogni caso specifico.
Isolamento acustico del soffitto
La soluzione più comune per isolare acusticamente un pavimento consiste nell'installare un controsoffitto con lastre di cartongesso.
Pertanto, per aumentare l'efficacia del controsoffitto, può essere necessario intervenire anche sulle pareti adiacenti. In questo caso, possono essere utilizzati materiali fonoassorbenti, come pannelli in lana di roccia o di vetro, che contribuiscono a ridurre la trasmissione del suono.
È sempre consigliabile consultare un professionista del settore per individuare la soluzione migliore in base alle specifiche esigenze dell'edificio e dell'ambiente circostante.
L’insonorizzazione del pavimento
Per migliorare ulteriormente l'isolamento acustico del pavimento, è possibile installare specifici materiali isolanti. Una soluzione comune consiste nell'inserire un materassino isolante termoacustico sotto la superficie calpestabile.
Questi materassini sono realizzati appositamente per questo scopo e sono progettati per ridurre la trasmissione del suono attraverso il pavimento. Possono essere realizzati in diversi materiali, come gomma, poliuretano espanso o lana di roccia, a seconda delle esigenze specifiche dell'edificio e delle preferenze del proprietario.
In generale, l'isolamento acustico del pavimento è particolarmente importante per ridurre i rumori generati all'interno della casa, come ad esempio quelli del camminare o degli oggetti che cadono a terra. Tuttavia, come già detto in precedenza, è importante considerare anche la trasmissione del suono attraverso le pareti adiacenti per ottenere un risultato efficace e duraturo.
Infissi ad isolamento acustico
Se si desidera ridurre i rumori provenienti dall'esterno, ad esempio dal traffico stradale o dai locali notturni, è importante operare sull'installazione di infissi adatti all'isolamento acustico.
Tuttavia, è importante tenere presente che la scelta dei materiali e delle tecniche di installazione dipende dalle specifiche esigenze dell'edificio e dell'ambiente circostante. Ad esempio, in caso di rumori particolarmente intensi, potrebbe essere necessario utilizzare finestre con triplo vetro o tecniche di installazione più avanzate per ottenere un livello di isolamento acustico ancora maggiore.
In ogni caso, è sempre consigliabile consultare un esperto del settore per individuare la soluzione migliore in base alle specifiche esigenze dell'edificio.