Benvenuti nel nuovo articolo firmato Met Serramenti, leader per quanto riguarda la vendita di serramenti a Roma. Dagli anni ’70 - quando in Germania si sviluppò l’approccio progettuale e culturale della bio-edilizia e della casa ecosostenibile (Baubiologie) – a oggi, di strada se n’è fatta molta in edilizia per il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente. Dalle fondamenta all’arredamento, tutto può essere eco-friendly. Tuttavia, gli edifici e condomini eco-compatibili, incentivi a parte, costano più di quelli tradizionali. Il vero beneficio si può calcolare solo sul lungo periodo.

Caratteristiche di una casa ecosostenibile

Pensare di costruire una casa ecosostenibile significare valutare molto attentamente numerosi fattori. La difficoltà maggiore sta nello sfruttare al massimo tutte le risorse che l'appartamento e il terreno sulla quale è edificata possono fornire.

Innanzitutto, quindi, occorre studiare la morfologia del terreno. Questa ci dice molto sulle possibilità di costruzione: sino a quanto si può scavare? Il terreno è argilloso quindi soggetto a smottamenti? È possibile operare in modo che l'edificio sia antisismico? La posizione della casa. È bene collocare le stanze che si vivono maggiormente di giorno dove c'è una maggiore possibilità di illuminazione naturale (ovvero, il sole) e dall'altro lato si può tranquillamente collocare la zona notte. Ma oltre a questa considerazione, per quello che riguarda il posizionamento, se ne possono fare molte altre: meglio in collina o in pianura? Lontano o vicino le strade? Aperta campagna o periferia della città? Ogni soluzione implica scelte differenti.

Pareti. Il discorso sulle pareti implica anche quello dell'isolamento termico: se quello acustico può essere una lusso – anche se è una soluzione sempre più incoraggiata – quello termico implica un risparmio dei costi estremamente alto. Da questo, discente l'importanza nella scelta del materiale per le pareti.

Sistemi di fornitura di acqua, luce e gas. Come si vedrà a breve, i pannelli solari aiutano moltissimo per quello che riguarda la fornitura d'energia. È possibile installare impianti per il riutilizzo dell'acqua piovana ed è necessario fare attenzione a quali elettrodomestici acquistare (la famosa “Classe A").

I costi di un immobile ecosostenibile

Un pannello fotovoltaico installato su un tetto esposto a sud in una posizione geografica soleggiata nel centro Italia, produce all'incirca 4.000-4.500 kWh all'anno, con un guadagno tra 1.760 e 1.980 €. Per recuperare l'investimento iniziale di 18.000 €, sono necessari dai 9 agli 11 anni. Il rendimento medio durante il periodo garantito (circa 20 anni) è del 5,3%.

Nel frattempo, la bolletta energetica sarà a costo zero, con un risparmio di circa 700 € all'anno per una famiglia. Un'alternativa è l'installazione di una pala eolica sul tetto di una casa ecosostenibile, con costi compresi tra 2.500 e 3.500 €. La produzione di energia varia tra 1.500 e 2.500 ore all'anno, coprendo il 10% del fabbisogno annuo di una famiglia di 4 persone.

Il solare termico, che riscalda l'acqua per uso sanitario e impianti di riscaldamento utilizzando kit solari a circolazione naturale, si ammortizza in 6-8 anni. I costi variano tra 600 e 1.200 € al mq, ma grazie alla detrazione fiscale del 55% e all'azzeramento della bolletta, l'investimento si recupera in media in 6 anni.

In generale, è possibile acquistare case ecosostenibili a prezzi accessibili. Spesso si tratta di costruzioni prefabbricate, la cui qualità e stabilità non devono essere sottovalutate. I progettisti prestano attenzione ai costi per rendere queste soluzioni accessibili.

Come valore indicativo, una casa ecologica in legno può costare meno di 300.000 €. Tuttavia, è importante notare che questo valore medio non tiene conto di tutte le variabili specifiche di ogni situazione.

Come edificare una casa di questo tipo?

In primo luogo, si deve scegliere con grande attenzione il luogo ove si intende costruire la propria casagreen”, valutando con la dovuta attenzione una serie di fattori, quale ad esempio il contesto nel quale si intende inserire il nuovo edificio.

Oltre alle ovvie precisazioni di preferire luoghi lontano dai centri urbani e immersi nel verde, molto utile è anche vagliare con attenzione la particolare morfologia del territorio, verificando nel dettaglio l’esposizione al sole e ai venti.

Scelto il luogo, in fase di progettazione non si deve mai dimenticare che un edificio ecosostenibile deve essere considerato come un “organismo”; questo significa che le diverse fasi di progettazione non possono essere disgiunte l’una dall’altra ma devono muoversi di pari passo, cooperando in perfetta sinergia.

Per quanto riguarda i principi “ispiratori” di base, una casa green deve sempre mirare al risparmio energetico e alla salubrità della costruzione, finalità queste che, chiaramente, hanno una grande influenza sulla scelta dei materiali.

In linea di massima la bioedilizia recupera materiali di costruzione utilizzati un tempo come i mattoni pieni di argilla o il legno, che hanno la grande capacità di assorbire l’umidità in eccesso rilasciandola in un secondo momento. Inoltre le pareti realizzate con mattoni di argilla fungono anche da ammortizzatori termici, andando così a ridurre notevolmente le escursioni di temperatura all’interno delle abitazioni.

Sono quindi messi al bando tutti quei materiali, come ad esempio il poliuretano, il piombo o la formaldeide, ritenuti dannosi per la salute.

Oltre ai materiali, grande importanza ha anche la progettazione dell’edificio, che chiaramente non può essere “casuale”. Una casa ispirata ai principi della bio-edilizia predilige le forme semplici e abbastanza compatte con tetto abbastanza sporgente per limitare l’azione degli agenti atmosferici, ha le finestre posizionate a sud per migliorare l’illuminazione, cerca di ridurre al minimo la superficie rivolta a nord, e preferisce disporre spazi come il soggiorno o lo studio a sud e i servizi a nord. Importante è anche ottimizzare lo spazio cercando di minimizzare le aree di passaggio come le scale o i corridoi, ricavandole all’interno dei locali; altro principio della bioedilizia è la flessibilità, ovvero progettare ambienti multifunzionali, magari dividendo gli spazi con elementi divisori.

Soluzioni per il risparmio energetico e la riduzione dei consumi

La bioedilizia ci insegna che l’obiettivo della riduzione dei consumi può essere raggiunto in due maniere diverse: o mirando alla produzione “in loco” di energia attraverso l’istallazione di pannelli solari o serpentine geotermiche, o attraverso lo “sfruttamento passivo” dell’abitazione stessa. Per quanto concerne questo ultimo caso, in sostanza, la bioedilizia progetta edifici con un particolare spessore delle pareti, una specifica ubicazione di serre solari a sud e prese d’aria a nord, in modo tale da ottimizzare i consumi energetici.

Molto importante è anche scegliere il giusto impianto sia elettrico che di riscaldamento; in tal senso la soluzione migliore è certamente quella di optare per impianti a pavimento grazie ai quali è possibile utilizzare acqua a 42° piuttosto che a 75°, come invece avviene negli impianti tradizionali. Inoltre questo tipo di soluzioni consentono di evitare fastidiosi sbalzi di temperatura, permettendo di risparmiare circa il 25% relativamente ai costi di gestione.

Per il riscaldamento, una buona soluzione, che oltre a tener calda la nostra casa crea anche una certa atmosfera, è quella di preferire un camino a pellet, una soluzione ecologica e decisamente conveniente in quanto “alimentato” da combustibili composti da scarti di legno e da residui agricoli.

Per la produzione di energia, ma anche per il riscaldamento dell’acqua, ci si può affidare, come detto, ai pannelli solari; si è calcolato che istallando un kit fotovoltaico da 2.5 kWp è possibile abbassare notevolmente i consumi elettrici arrivando a pagare una bolletta di appena 100 euro all’anno.